giovedì 28 giugno 2012

Sigarette



Una sera d’inverno inoltrato Roccomaria s’accorse d’essere rimasto senza sigarette; disperato s’infilò un paltò ed uscì di casa avventurandosi nella fitta nebbia dalla quale, a stento, filtrava qualche rara luce della pubblica illuminazione.
Giunto davanti alla rivendita, scoprì con disappunto che il negozio ormai era chiuso data l’ora, ma non si perse d’animo: infilato decisamente l’androne accanto, sbucò nel cortile dove s’apriva il retrobottega e picchiò con decisione tre colpi alla porta che rimbombarono per tutto il cortile.
Da dentro la voce spaventata di Agostino, il tabaccaio, domandò tremolante:
- Chi è?
- Carboneria!
- Chiiiii?
- Nel nome di sant’Orsola e sant’Omobono, aprite o sfondo la porta!

Alcuni minuti dopo l’ufficiale tornava ad immergersi nella nebbia, aspirandola a pieni polmoni insieme ad avide boccate della sua sigaretta preferita.

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